Il primo flauto dei Berliner Philharmoniker al Conservatorio Ghedini

Il primo flauto dei Berliner Philharmoniker al Conservatorio Ghedini

Giovedì 12 ottobre il Conservatorio di Cuneo ha ospitato una masterclass del Maestro Sébastian Jacot, primo flauto dei Berliner Philharmoniker. Sono stati circa cinquanta, tra studenti del Ghedini e uditori esterni, gli iscritti alla lezione, che si è sviluppata per tutto l’arco della giornata. In mattinata, Jacot ha proposto una lezione-concerto eseguendo il Concerto in sol Magg. K313 di Wolfgang Amadeus Mozart e dispensando molti suggerimenti e spiegazioni agli allievi. Nel prosieguo della giornata, il Maestro ha continuato la lezione ascoltando le esibizioni di numerosi studenti, proponendo loro migliorie di esecuzione, di postura, di atteggiamento sul palco in generale. Jacot, che si esprime in un italiano impeccabile, ha saputo proporre gli importanti insegnamenti derivanti dal suo talento cristallino e dalla sua grande esperienza con un tono leggero e divertente, che a tratti ha suscitato negli allievi sorrisi e risate: un modo perfetto per interpretare la missione della didattica che è il compito principale di un’istituzione come il Conservatorio. 

«Mi ha colpito molto l’atteggiamento degli studenti – ha detto il Maestro Jacot – che mi hanno dimostrato una meravigliosa voglia di imparare. Mi hanno accolto a braccia aperte e con disponibilità, accettando le mie proposte con apertura. Mi rende felice sapere di avere qualcosa di utile da offrire loro e allo stesso tempo potermi arricchire sempre di più grazie alle loro idee musicali e a questo scambio. Ho percepito l’attenzione e la partecipazione di tutti: giovani, adulti, e docenti provenienti da diverse realtà. È stato bello vederli seguire la masterclass con le loro partiture, prendendo appunti, rivolgendomi domande spontanee e condividendo emozioni. Ci siamo divertiti davvero molto!»

La masterclass, che è stata organizzata dalla professoressa di Flauto del Ghedini Francesca Landoni, ha coinvolto anche la professoressa Clara Dutto in qualità di pianista accompagnatore.

«L’orchestra dei Berliner Philharmoniker ha sempre rappresentato nel mio personale percorso musicale – dichiara il presidente del Conservatorio, Mattia Sismonda – un punto di riferimento: li ritengo una tra le migliori orchestre al mondo. La loro maestria e dedizione all’arte musicale sono una fonte inesauribile di ispirazione per tutti noi. L’opportunità di apprendere direttamente dal primo flauto dell’orchestra Filarmonica di Berlino è un’esperienza unica nella vita per i nostri studenti e un segno tangibile dell’eccellenza che cerchiamo di promuovere qui al Conservatorio “Ghedini”. Il Consiglio di Amministrazione del Conservatorio ha sostenuto e appoggiato con entusiasmo l’organizzazione di questa masterclass: crediamo fermamente che l’istruzione di alta qualità e le opportunità di apprendimento siano fondamentali per lo sviluppo artistico dei nostri studenti. Collaborare con musicisti di fama internazionale non solo arricchisce le loro conoscenze tecniche ma ispira anche la loro creatività e passione per la musica».

«Il Conservatorio “Ghedini” si impegna costantemente per offrire ai propri studenti e alla collettività – continua il direttore, Alberto Borello – eventi di alto livello qualitativo, per costruire una coscienza musicale diffusa e dare il giusto spazio alla meravigliosa ricchezza dei grandi capolavori. Talvolta siamo particolarmente fortunati e ci riescono dei “colpi speciali”: qualche mese fa abbiamo ospitato il grande violoncellista Mario Brunello e questa volta abbiamo avuto il privilegio di avere nella bellissima sala “Mosca” Sébastian Jacot. Fin dai primi momenti della sua lezione, mi ha colpito la sua capacità di evidenziare l’essenziale di qualunque approccio alla musica: abbiamo a che fare con un discorso, un linguaggio; con trame narrative che mettono in gioco la soggettività e la relazione, anima e corpo. In tutto questo deve “comandare” il pensiero; la tecnica viene dopo e si mette al servizio dell’intelligenza, per diventare espressione e comunicazione».

«Siamo molto felici di essere riusciti a coinvolgere il M° Sebastian Jacot in questa esperienza che è stata sicuramente formativa e arricchente – conclude la professoressa Francesca Landoni – non solo per gli allievi ma anche per i numerosi docenti, interni ed esterni al Conservatorio, presenti in sala. Fondamentale è stata la risposta da parte della filiera formativa del territorio (Liceo e  Scuole Medie ad Indirizzo Musicale, Associazioni culturali locali) che ha aderito all’evento con entusiasmo, accogliendo lo spirito di condivisione necessario per il consolidamento del rapporto tra le varie  Istituzioni. Grazie all’approccio didattico solare e accogliente del Maestro, gli allievi sul palco hanno via via superato la comprensibile tensione riuscendo ad esprimere sé stessi, mettendo in gioco le loro emozioni ed idee musicali». Sébastian Jacot, nato a Ginevra nel 1987, si è diplomato al Conservatorio della sua città natale nel 2010: è stato definito una rock star del flauto, è considerato unanimemente uno dei flautisti più brillanti della sua generazione e ha vinto i primi premi nelle competizioni di flauto più apprezzate in tutto il mondo, come il Kobe International Flute Competition 2013, il Carl Nielsen International Flute Competition 2014 e il Munich ARD Music Competition 2015. Ha iniziato la sua carriera esibendosi come solista con molte orchestre: nel 2006 ha vinto la posizione di assistente primo flauto all’Orchestra Filarmonica di Hong Kong, quando aveva solo 19 anni, e nel 2008 si è trasferito nella Saito Kinen Festival Orchestra come primo flauto. Ha suonato inoltre con Orchestra Mozart, Mahler Chamber Orchestra, Munich Chamber Orchestra, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Rotterdam Philharmonic Orchestra, Berlin Konzerthaus Orchestra, NDR Elbphilarmonie Orchestra, Mito Chamber Orchestra, Budapest Festival Orchestra. Dal maggio 2022 è primo flauto dei Berliner Philharmoniker. Una parte significativa della sua vita di musicista è dedicata all’insegnamento e allo svolgimento di masterclass, nelle quali trasmette con passione e istinto competenze professionali e personali.