Roberto Cittadini, pordenonese di adozione, ma nato a Treviso nel 1960, ha ottenuto il diploma di pianoforte, terminando gli studi intrapresi nella sua città con la guida di Rosetta Toscano, presso il Conservatorio di Trieste, e parallelamente, sempre nella città giuliana, ha condotto gli studi universitari, conclusi con la laurea in filosofia, discutendo una tesi musicologica sull’armonia nell’opera verdiana, in particolare nell’Otello, avendo come relatore un fautore degli studi wagneriani come Franco Serpa.
Intrapresi, nel frattempo gli studi di armonia, contrappunto e composizione, con Franco Dominutti, li ha poi condotti a termine come allievo del Conservatorio di Udine, nella classe di Daniele Zanettovich, che lo ha seguito fino a diploma del 1992. Nel 1996 ha superato il concorso ministeriale indetto per la cattedra di Armonia Complementare nei Conservatori (dopo che nel 1992 aveva già superato quello per la cattedra di Letteratura poetica e drammatica).
Ha presentato, nei suoi esordi, varie composizioni cameristiche, corali e sinfonico-corali in Friuli e in Veneto. Divenuto in seguito insegnante nei conservatori statali, prima a Udine e poi a Lecce, ha proposto proprie composizioni nelle stagioni concertistiche istituzionali, cominciando a manifestare una propensione per lavori a destinazione giovanile e quindi di evidente profilo didascalico, secondo un intendimento, consolidatosi nel tempo, nell’ultima sede di insegnamento, quella di Cuneo, città nella quale vive dall’autunno del 2003.
Durante l’itinerario di formazione una sua composizione per quartetto di clarinetti è stata segnalata al concorso di composizione per fiati di Livorno (1991), ed è stata poi incisa su CD per le Edizioni Fonè. Ha pubblicato numerose composizioni per le Edizioni Pizzicato, privilegiando lavori cameristici a destinazione didattica, e similmente, in ambito organistico, raccolte di pezzi tecnicamente accessibili, pur nella cura pertinente e artigianale della fattura compositiva. Nel 1998 ha portato a termine la stesura a scopo divulgativo di una completa raccolta degli inni nazionali d’Europa.
Per un quinquennio è stato attivo come concertatore e direttore di un complesso d’archi denominato Piccola Camerata Neoclassica, che egli stesso ha fondato nel 1995, allo scopo di divulgare la produzione musicale del Novecento.
Infine, in ambito musicologico, si è sempre applicato a studi, ricerche e pubblicazioni collegati agli interessi della propria disciplina d’insegnamento. Membro, a suo tempo, della Società Italiana di Analisi Musicale, ai cui incontri e seminari di studio ha partecipato, sotto la guida di Marco De Natale, studioso innovatore nel campo della didattica della materia di armonia, ha redatto alcuni contributi sulla rivista Analisi.
Nel 1994 ha concluso una fase accurata di studi sulle sonate per pianoforte di Ludwig van Beethoven, pubblicando a scopo didattico Analisi e pratica della modulazione nell’armonia classica. In anni successivi ha redatto un breve contributo sugli aspetti del comporre musicale dal titolo Lettere ad un musico occitano (Appunti sul comporre musicale), inserito in Studi sul Novecento musicale friulano (2004, edito a cura di R. Calabretto presso la Società Filologica Friulana).