Le città (in)visibili. Nel centenario della nascita di Italo Calvino

Domenica 12 novembre nuovo appuntamento con Jazz Visions, la rassegna curata dal nostro docente Luigi Martinale. Alle ore 17, presso la Crusà Neira a Savigliano, va in scena lo spettacolo “Le città (in)visibili” che vuole celebrare il centenario della nascita di Italo Calvino tra parole e musica. Salgono sul palco il Quartetto di Luigi Martinale e il Classwing Ensemble del nostro Conservatorio: Stefano “Cocco” Cantini ai sax, Yuri Goloubev al contrabbasso, Zaza Desiderio alla batteria, Nicola Dho e Luca Madeddu al violino, Fulvio Bellino alla viola, Tommaso Cavallo al violoncello, Veronica Gnola al flauto, Sara Barroero al clarinetto e Maddalena Donini al corno. La direzione è affidata a Bruno Mosso. Francesca Elena Monte sarà la voce narrante. 

Marco Tallone, che con le sue incisioni lavora da tempo sul paesaggio urbano, con le suggestioni di un passato invisibile, trasformato in idee futuribili, proporrà la sua particolare visione delle Città (in)visibili con la mostra Periferie 
emotive. 
A conclusione dello spettacolo brindisi con i vini della cantina L’Autin.

L’evento è in collaborazione con: I-Jazz all’interno del progetto nazionale Città (in)visibili sostenuto dal MiC, Civico, l’Istituto Musicale “G.B. Fergusio”, il Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo, con il patrocinio del Comune 
di Savigliano. 

Ingresso a pagamento (€12,00 intero, €10,00 ridotto oltre i 65 anni); gratuito, prenotando con una mail a info@jazzvisions.it per: allievi del Civico Istituto Musicale G.B. Fergusio; allievi del Conservatorio “G.F. Ghedini” di Cuneo; under 18, disabili e accompagnatore.
Per informazioni: 347.3141294; info@jazzvisions.it

L’evento rientra in un progetto di valorizzazione dei beni artistici, culturali e paesaggistici, sostenuto dal Ministero della Cultura, un passaggio metaforico e ideale dalle Città Invisibili del celebre intellettuale alle Città visibili d’eccellenza nell’ambito della creatività e della cultura italiana.

Un viaggio – come quello raccontato da Marco Polo – alla scoperta delle bellezza della comunità culturale nazionale e della sua eredità culturale specifica, in luoghi di particolare prestigio, tramite nuovi produzioni culturali con azioni finalizzate al miglioramento dell’accesso al patrimonio culturale. 
Le città fantastiche, frutto della fantasia di Calvino, si trasformeranno nei brani composti per l’occasione: e il racconto di Marco Polo sarà affidato all’Ensemble orchestrale che, in questo caso, riferirà al pubblico e non all’imperatore Kublai Khan.