Sandro Marrocu (Ph.D) – musicista e musicologo. I suoi ambiti di ricerca sono la sociologia delle musiche contemporanee, la storia e l’estetica dell’improvvisazione, il rapporto tra fono-fissazione, producibilità tecnologica e fenomenologia della musica nel XX secolo nonché la più generale interdipendenza tra arti, creatività e nuove tecnologie.
Ha compiuto i propri studi musicali presso il Conservatorio “G. Verdi” di Torino diplomandosi a pieni voti in pianoforte. Frequentati alcuni seminari e masterclass (con P. Badura-Skoda, R. Proll, F. Gamba et al.) ha successivamente avvicinato i linguaggi Jazz attraverso i workshops del Felt Music Club di Roma (con B. Harris) ed i corsi del Centro Jazz di Torino. Laureatosi con lode in Storia e critica delle culture e dei beni musicali all’Università di Torino ha poi compiuto presso l’Accademia Filarmonica di Bologna un biennio per la ricerca nel campo della musicologia sistematica, perfezionandosi nel settore con docenti quali F. Pachet, F. Delalande, D. Hargreaves, B. Ollson, G. McPherson, G. Welch, M. Baroni et al. Nel corso di quest’esperienza ha collaborato con i dipartimenti di Sociologia e di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna sviluppando uno studio sulle rappresentazioni sociali delle musiche contemporanee nell’ambito di un più ampio progetto coordinato da A.R. Addessi sul ‘sapere musicale’ come rappresentazione sociale. Vincitore di borsa presso L’Università di Roma “Tor Vergata” ha conseguito un dottorato di ricerca (Ph.D) in Storia scienze e tecniche della musica.
A partire dal 2009, in collaborazione con la Fondazione I. Scelsi di Roma, ha contribuito all’esegesi delle fonti sonore e all’elaborazione della prima letteratura scientificamente fondata sul compositore italiano G. Scelsi. In particolare, i suoi studi hanno chiarito alla luce dei più recenti documenti le funzioni che la cooperazione creativa e la post-produzione su nastro magnetico hanno avuto nello sviluppo compositivo della matrice audiotattile soggiacente alla musica di Scelsi.
È stato ospite di eventi, festival e istituzioni di rilievo internazionale (tra cui l’Université Paris 8, la Kunstuniversität K.U.G. di Graz, l’Akademia Muzyczna di Cracovia, gli Internationalen Ferienkursen für Neue Musik di Darmstadt (2014), l’ULTIMA FESTIVAL di Oslo (2014) et al.) presso cui ha discusso la propria produzione scientifica, tenuto conferenze e partecipato a dibattiti accademici. I suoi principali contributi sono pubblicati in Italia (da TRECCANI, LIM, EDT e Pizzicato-Verlag), nei paesi di lingua tedesca (da MusikTexte, Pfau, Lit–Verlag e Brepols) e negli U.S.A. (da Scarecrow Press, in collaborazione con la Carnegie Mellon University di Pittsburg).
Dal 2010 è docente di pianoforte presso il civico istituto musicale “L. Sinigaglia” di Chivasso per conto del quale, dal 2017, cura i percorsi proposti in convenzione con il Conservatorio ‘G. Verdi’ di Torino e, attualmente, i laboratori di musica Jazz. A partire dal 2014 ha collaborato in qualità di compositore e arrangiatore di musiche per audiovisivi con diverse agenzie creative (tra cui The Mask Communication e CEMIT interactive media). Dal 2014 al 2018 (e poi tra il 2020 e il 2022) ha tenuto i corsi di Storia della Musica Elettroacustica presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. È stato docente di Storia della musica al Conservatorio “G. Verdi” di Milano (per l’A.A. 2020/21), al Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo (2022/23) e al Conservatorio “N. Paganini” di Genova (2023/24). Nel 2021/22 ha invece insegnato al Conservatorio “A. Boito” di Parma Storia del Jazz, delle musiche audiotattili e improvvisate, cattedra della quale è attualmente titolare presso il Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo.